Olea europaea - Ottobratica

07FPO036-14
9,90€
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Dettagli del prodotto
Marca: Vivai Formica
Diffusa soprattutto in Calabria, la cultivar di oliva Ottobratica è tuttavia presente in molti uliveti siciliani ed in particolare nell'area della provincia di Messina e lungo il versante ionico, dove è nota anche con il sinonimo di Dolce. Questa varietà autoctona ha un grado di autofertilità molto scarso, foglia ogliarolapertanto si fa ricorso all'impollinazione attraverso altre cultivar, e viene usata esclusivamente per la produzione e vendita di olio extravergine mentre la scarsa dimensioni dei frutti ne impedisce l'uso per il consumo da mensa. Caratterizzata da una resa dell'olio di livello medio (intorno al 18%) che raggiunge il proprio massimo nel mese di Dicembre, l'oliva Ottobratica è resistente agli agenti atmosferici: essa infatti non mostra particolari suscettibilità alle variazioni di temperature anche piuttosto brusche e tollera bene sia il freddo che l'umidità dell'aria o la siccità. Buona è anche la resistenza alle malattie come l'Occhio di Pavone e agli attacchi di mosca, mentre è abbastanza suscettibile alla Verticillosi, al fungo Chiodino ed alla Lebbra. La produttività è buona ma frequentemente soggetta ad alternanza, mentre la raccolta si effettua preferibilmente tra i mesi di Ottobre e Novembre. L'albero di oliva Ottobratica è molto vigoroso, ha portamento assurgente ed espanso ed una chioma molto fitta: ciò fa sì che queste piante abbiano un aspetto e delle dimensioni molto grandi.ogliarola messinese Le foglie hanno forma ellittica, sono di dimensioni medie ma con una larghezza leggermente più ampia, e sono prive di curvatura longitudinale, con un colore verde nella pagina superiore e tendenti al grigio in quella inferiore. Il frutto durante la maturazione diventa di colore nero vinoso ed ha un'epoca di invaiatura precoce, forma allungata ed asimmetrica, apice appuntito e base troncata. Le drupe di Ottobratica sono di pezzatura molto piccola e generalmente non raggiungono i due grammi di peso, con un rapporto tra polpa e nocciolo inferiore a quattro. Sull'epicarpo sono presenti numerose lenticelle piccole che acquistano maggior visibilità durante l'invaiatura.
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